About my Blog

writing  often it is the only thing between you and impossibility. no drink, no woman's love, no wealth can match it.  nothing can save you except writing.  it keeps the walls from failing. the hordes from closing in.  it blasts the darkness.  writing is the ultimate psychiatrist,  the kindliest god of all the gods.  writing stalks death. it knows no quit.  and writing laughs at itself, at pain.  it is the last expectation, the last explanation.  that's what it is. 

lunedì 25 maggio 2009

Datemi dell'agnocasto e del tanaceto. ORA.

"Ma guarda questa, torna a scrivere sul blog dopo tutto 'sto tempo e si permette pure di apporre come titolo una frase totalmente incomprensibile ai più? Che roba signora mia."

Salve a tutti amici ed amiche di Danielagna, sarà capitato anche a voi di avere il ciclo mestruale no? (Se siete maschietti e avete risposto di sì prendete subito provvedimenti) E sarà capitato anche a voi di rantolare da una parte all'altra del divano, prede di crampi e dolori lancinanti, con la chiara sensazione di "oddio non ce la posso fà" (laddove il verbo "fare" si riferisce ad ogni altrimenti elementare azione, dal mangiare, bere, rispondere al telefono, cambiare canale, alzarsi per fare pipì) Quindi sarà capitato anche a voi, care amiche, di essere state conquistate dallo psichedelico viola del pacchetto di "Lines seta ultra con ali" ed averlo, infine, messo nel carrello con ottimistica e vaga curiosità. Ma attente amiche. Solo nel momento in cui scarterete il misterioso ed accattivante involucro vi accorgerete del motivo per il quale avreste dovuto passare dritti senza neanche guardare. Sulla carta, viola anch'essa, che avvolge l'ultrassorbente ci sono I PREZIOSISSIMI CONSIGLI DEL SIGNOR LINES. Secondo lui, infatti, noi donnine sanguinanti mensilmente saremmo all'oscuro di perle di saggezza quali:

-"Lo sai che è buona abitudine intensificare le normali pratiche igieniche durante il periodo mestruale?" (ma dai? e io che pensavo di essere autopulente)
-"Lo sai che è un bisogno molto comune desiderare un dolcetto nel periodo mestruale?" (un DOLCETTO? allungami quella stecca di cioccolata da 3 kg e nessuno si farà del male)
-"Lo sai che il 60% delle donne soffre di sindrome premestruale?" (mi stai dicendo che SAI perfettamente quanto io possa essere intrattabile 2-3 gg prima? se lo chiedessi anche a chi mi circonda avresti anche dei simpaticissimi dettagli a confutare tale brillante tesi.)

...e, dulcis in fundo, la verità incontrovertibile che ha dato il titolo al post:

-"Lo sai che esistono piante, come l'agnocasto e il tanaceto partenio, con effetto benefico sui disturbi del ciclo?" (e io, l'agnocasto e il tanaceto partenio, 'do cazz* li pesco mentre sono rantolante sul letto???)(ennamo no?)

Uff.

Comunque, e questa vuole essere una pseudo riflessione seria, ultimamente sto rispolverando qualche emozione, qualche sensazione e speranza che riposava forzatamente dietro lo spesso schermo del mio disincanto. Fidarmi, abbandonarmi, non pensare al "dopo" è stramaledettamente difficile per una come me che, in seguito ad una serie di "errori di giudizio", si trova a rileggere se stessa fra le pagine sbiadite di un'agenda, non riconoscendosi e giurando di fronte allo specchio che "la prossima volta starò più attenta, non mi lascerò trascinare dagli eventi, non proferirò parole delle quali non sono perfettamente sicura, non lascerò che nessuno entri nelle mie cose in maniera scoordinata, sbagliata. E il peggio è che la colpa è mia, perchè in passato ho aperto quella porta troppo facilmente, spesso senza neanche aspettare che bussassero, ho spinto dentro il mio mondo persone che non sapevano dove sedersi, cosa fare, cosa dire e dove appoggiare la giacca. Ho erroneamente pensato che, tuttosommato, "smetto quando voglio e se mi accorgo che non fa per me blocco tutto".
Invece, proprio quando avevo liberato un cassetto per la loro biancheria e in bagno avevo fatto posto per lo spazzolino ed il dentifricio, mi ritrovavo ad analizzare con minuziosa lucidità ogni mia emozione, lasciando che una tardiva razionalità demolisse tutto il castello di carta venutosi a creare.
I propositi, dunque, ora che sto finalmente guardando con occhi diversi due mani che si stringono, ora che quando i miei occhi incrociano quegli altri si ritrovano a sussultare e a perdersi impauriti, ora che la mia bocca è finalmente pronta a sorridere di rimando, scoprendo di farlo ormai senza pensare, ORA, i miei propositi sono di andarci molto piano. Godermi ogni istante, assaporare ogni parola, sospiro, momento e bacio rubato, non correre subito a definire, schematizzare, entrare in un clichè prestabilito per tranquillizzare chi ti fa domande e vuole sapere, vuole commentare, vuole essere te. E allora ci provo, freno i pensieri autodistruttivi, rallento il naturale decorso delle cose, mando in vacanza i neuroni e affanculo certa gente.
Questa frase mi sembra la chiusura adatta, quindi col vostro permesso torno a lamentarmi dei miei reni doloranti e della mia irritante fiacchezza.

Danielagna

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Impetuosa, si.
Butti gente nella tua vita presa dalla foga di avere sorrisi, abbracci e magia. Ma poi ti ritrovi ad analizzare la tua vita certa che potrai sopravvivere senza ciò che avevi affogato dal tuo bisogno di essere amata.
E niente, ti capisco, eh.
Però vedi, siamo forti perchè anche se abbiamo la fregola di avere, riusciamo perfettamente a farne senza quando capiamo che non fa per noi.
E non è male.

Danielagna (a.k.a. Lelaebasta) ha detto...

Con "la fregola di avere"...hai centrato perfettamente il bersaglio, cara. Come hai fatto? Vabbè comunque sentiti libera di farlo ancora, che fa piacere.
Baci.