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writing  often it is the only thing between you and impossibility. no drink, no woman's love, no wealth can match it.  nothing can save you except writing.  it keeps the walls from failing. the hordes from closing in.  it blasts the darkness.  writing is the ultimate psychiatrist,  the kindliest god of all the gods.  writing stalks death. it knows no quit.  and writing laughs at itself, at pain.  it is the last expectation, the last explanation.  that's what it is. 

martedì 18 novembre 2008

Spaghetti, pizza, mandolino.

Allora, stasera feroce dibattito in casa Danielagna.

Tutto nasce da un'apparentemente innocua affermazione della genitrice la quale, con candida nonchalance, ci confessa che una coppia d'amici è andata tre giorni a Praga ma, dopo neanche il primo giorno, rifiutava categoricamente la cucina del luogo perchè "eh eh mettevano la cipolla ovunque". Quindi, allo scopo di non morire d'inedia, ripiegava su un affidabile ristorante italiano.

A Praga.

"Da Peppino" a Praga, tipo.

Prendo fiato, poso il cucchiaio e m'indigno pubblicamente.

Alle mie ragionevoli e audaci perplessità ("ma io dico, farsela a casa propria 'na carbonara scotta, no?"), i miei allibivano e, totalmente sbigottiti di fronte alla mia vivace contestazione replicavano con ingenuità disarmante: "embè? scusa ma perchè uno se deve sentì male?"

Da quel punto in poi il mio solitamente placido e confortevole desco familiare è diventato più infiammato e acceso di una puntata di Uomini e donne, con i miei, da una parte, che mi accusavano di essere "snob" (magari il contrario, no?) e io, dall'altra, che sostenevo l'importanza di conoscere un paese anche dal punto di vista culinario, evitando, al primo accenno di sapore sconosciuto, di scappare a gambe levate al grido di "spaghetti, subito!"

Alla fine, dopo una metaforica alzata di mani, ho abbandonato il campo sconsolata (cioè sò andata a lavà i piatti).

Sospetto comunque che ognuno sia rimasto con la sua idea ben stretta fra le mani. Io, ad esempio, si.



Che poi invece c'è chi all'estero si trova estremamente a suo agio, si diverte e che proprio se la spassa oh.

Peccato che non si tratti di un cittadino basso e pelato qualunque, ma che -toh- rappresenti il nostro paese.

E lui lo rappresenta così:


Trieste, 18 nov. - Un'accoglienza con 'sopresa' per Angela Merkel.
Silvio Berlusconi ha aspettato il cancelliere tedesco a Piazza Unita' d'Italia a
Trieste, poi quando lei e' comparsa si e' nascosto dietro uno dei lampioni della
citta' e improvvisamente e' uscito fuori dicendole "Cu, cu...".


Io se ero la Merkel lo prendevo a sberle.

Altro che cucù, idiota.


Danielagna

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