Diciamo che a me capita piuttosto spesso.
Diciamo che in questo periodo, per quanto positivo e stranamente tranquillo possa apparire, mi capita troppo di sovente.
Diciamo che quando mi capita sono inavvicinabile e altamente irritabile (leggi: stronza).
Diciamo che una parola a volte può bastare.
Il problema è che non avendo abbastanza soldi nè per un analista full-time nè per un pomeriggio di shopping frenetico e distruttivo, finisco col mettermi metaforicamente in crisi da sola, usando esclusivamente le mie impertinenti e diaboliche domande, pungenti e bastarde come sempre. Metto in dubbio tutto, analizzo frasi e comportamenti con precisione millimetrica, rifletto sul da farsi, sui maledetti pros and cons, mi annoio, mi scopro intollerante-saccente-presuntuosa-insicura-dolce-incazzosa-rabbiosa-stanca, il tutto contemporaneamente (chè qui mica siamo principianti).
Ma fosse vero allora che "siamo così, dolcemente complicate"?
No, no. Io sò fuori categoria. Decisamente.
E di "dolce" nel mio stato d'animo di oggi c'è veramente poco.
Danielagna.
4 commenti:
Anche lo shopping ha i suoi pros & cons. Basta non fare della propria vita un outlet...
Si viene e si va, direbbe un Cantante..;-)
non é che sei vicina al ciclo?
@ Dekker: no no guarda, io gli outlet li schifo proprio. Preferisco le bancarelle tipo "tutto a un euro e mezzo". ;D
@ Roberta: già...:)
@ Lindalov: sei un genio. Proprio così. (ma nel mio caso era sindrome premestruale con aggiunta di una buona dose di intolleranza ingiustificata e non imputabile agli ormoni. Ergo, potenzialmente distruttiva)
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